In Inghiterra in questo periodo si discute con fervore sulla correttezza morale di rendere legale la morte assistita. Da un recente sondaggio risulta che la maggior parte dei cittadini britannici sarebbe favorevole ad introdurre la possibilitá di effettuare il cosiddetto “suicidio assistito” per persone in condizioni fisiche particolarmente degradanti. Alcuni casi di personaggi celebri che in tali condizioni hanno deciso di affidarsi ad un’iniezione letale hanno allargato la mentalitá britannica sull’argomento. Nemmeno il governo sembra osteggiare troppo quest’idea dato che ad oggi non é stata sollevata nemmeno una singola inchiesta o indagine contro i parenti ed amici che hanno accompagnato in totale piú di 100 cittadini britannici a terminare la propria vita alla Dignitas Clinic in Svizzera (dove tale pratica é legale).
L’idea generale che prendo da queste discussioni é che in un non lontano futuro ognuno di noi potebbe poter liberamente decidere quando e se “uscire di scena” quando vecchi e malati riterremo di non poter avere piú nulla dalla vita. Forse penso troppo in avanti, comunque é un’idea che supporto pienamente e leggere di queste discussioni mi rende consapevole di quanto la libertá individuale sia valorizzata in questa nazione.

In Italia in questo periodo si sta invece discutendo animatamente sull’introduzione della pillola abortiva RU486, un medicinale da assumere previa prescrizione medica che permette l’aborto entro i primi due mesi dal concepimento.
Invece di spiegare di cosa di tratta, come funziona o quali siano le differenze dalla pillola del giorno i giornali hanno casualmente deciso di dare ampiamente spazio al vaticano (uno stato estero, lo ricordiamo) il quale ha cosí potuto scagliare la sua solita cortina di minaccie contro l’Italia intera esortando governo e ministri a chiederne il ritiro ed a promettere scomunica immediata per chi la prescriverá e a chi la userá.
La pillola in questione, giusto per dare dei paragoni storici, é legale in Francia dal 1988, in Inghilterra dal 1991, in Svezia dal 1992, subito dopo introdotta in Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Germania, Grecia, Lussemburgo, Olanda, Spagna, Svizzera, nel 2000 in Norvegia, Russia, Ucraina e cosí via. Il Italia la commercializzazione della pillola é stata autorizzata ieri.
L’idea generale che prendo da questo caso, comparato con quello precedente, é che:
1- In Italia la mentalitá morale ed etica della popolazione é ferma agli anni 80 e ad oggi ancora tenuta per le briglie dalla chiesa cattolica.
2- I giornali italiani credono che informare le ragazze dell’opinione di uno stato estero religioso sia piú importante del fornire le informazioni necessarie atte a formare il proprio libero pensiero morale su come gestire la propria gravidanza.
3- La chiesa scomunica chi non si comporta secondo i suoi canoni, ma solo se questo vive in Italia e non ha la possibilitá di legiferare in suo favore.

Vatican_Condoms

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