29 July
Le disavventure della Signora Giovanna – Il premio
L’altro giorno, mentre mi appropinquo verso la cantina per portare al piano superiore una cesta di frutta, come ordinatomi dalla grand suprema "Sig.ra Giovanna", sento squillare il telefono. Faccio per rispondere ma l’eccellentissima mi redarguisce < > è chiaro che oggi non è dell’umore adatto, e che facendo due più due rispondere al telefono è molto meno faticoso che sfacchinare una cesta di frutta su dalle scale. Così me ne scendo a testa china lungo la mia personale via-crucis quotidiana, mentre mia mamma risponde al telefono. Giunto in cantina, non faccio in tempo a raccogliere il cesto che un’urlo atomico, la cui intensità sarebbe stata tranquillamente propagabile all’interno dell’acciaio temprato, mi assale dal piano superiore. Corro su per le scale perdendo mele pere e banane lungo la strada, e già mi aspettavo di trovare una donna in stato precomatoso stesa sul divano con un braccio chino sulla fronte, mentre invece cosa trovo? Una donna seduta a tavola più felice di una zitella vanderburghese all’inaugurazione dell’Oktober fest! In particolare penso che neanche la buona vecchia Vanna Marchi avrebbe saputo produrre inni di festa più accattivanti. Non faccio neanche in tempo a domandarmi quale può essere il fenomenale evento avvenuto nella nostra famiglia, che mia mamma comincia a urlare < > …
Al primo momento penso: Caspita! Ha vinto!. Poi affanculo lo spavento, affanculo la frutta ammaccata lungo le scale, affanculo il rischio di procurarsi fratture multiple durante la corsa…Mia mamma ha vinto!! …
Si, ha vinto cosa? Evidentemente qualcosa di grosso. Cerco di attirare la sua attenzione in ogni modo < > e lei <>. Ma questa è scema, penso io. Ma ha vinto cosa poi da fare così la matta? Boh, quello che so è che preso dalla foga comincio a fare festa anche io, scrivo messaggini con una mano mentre con l’altra riempio le valigie pregustando la calde acque polinesiane, o le dolci brezze delle Maldive, e con un orecchio cerco ancora di captare qualche informazione, magari chessò sul giorno o sull’orario del volo.. < >. Ahh..ritirare..dannazione, addio Polinesia, addio Maldive, questa ha vinto una Ferrari Testarossa, o un Porsche Boxter, o un parure di Bulgari tutta tempestata di diamanti, e io comincio ad avere l’impressione che per me in arrivo non ci sia niente, come al solito..mi resterà la frutta ammaccata da raccattare dalle scale.
Così disfo la valigia, e mi reco nuovamente in cucina, cercando di trarre altri stralci di conversazione.. < >. Aiuto pure i morti tira in ballo, questa è completamente invasata, penso io, qua devo chiamare uno psicanalista, ma prima voglio vedere cosa ha vinto, ormai la curiosità è alle stelle.. per fortuna ancora pochi secondi di attesa e mia mamma finalmente attacca il telefono, continuando ovviamente ad urlare a tutto il vicinato la sua fortuna sfacciata. Mi guarda, sorride .. è il momento della verità < > Ahh dannazione non me lo può dire e basta, deve fare anche i giochetti! < >. E lei < > < >. E lei < >. Io <>. Lei < > Io < > Lei < > …. attimo di pausa … io <>. E lei < >. Io voglio morire. Mia mamma ha vinto la grappa, e tra un po’ io vincevo un ricovero ospedaliero agli Ospedali Riuniti di Bergamo.
< >. E lei <>. E io <> (ri-gesto). Non riporto neanche il resto della conversazione, al pensiero mi cadono ancora le braccia. So solo che da quel giorno la mia vita è cambiata, non lo si può negare, infatti oggi posso dire con tranquillità, anche al mio medico, che porto avanti uno stile di vita e di piuttosto corretto. Sì, appunto corretto .. nel caffè, nel gelato, nella macedonia, persino nel latte alla mattina prima di andare al lavoro, più corretto di così.
Grazie Mamma.
Al primo momento penso: Caspita! Ha vinto!. Poi affanculo lo spavento, affanculo la frutta ammaccata lungo le scale, affanculo il rischio di procurarsi fratture multiple durante la corsa…Mia mamma ha vinto!! …
Si, ha vinto cosa? Evidentemente qualcosa di grosso. Cerco di attirare la sua attenzione in ogni modo <
Così disfo la valigia, e mi reco nuovamente in cucina, cercando di trarre altri stralci di conversazione.. <
<
Grazie Mamma.
12:15 | Add a comment | Read comments (7) | Permalink | Trackbacks (1) | Blog it | Le disavventure della Signora Giovanna
23 July
Insegnami una canzone
Ho trovato interessantissimo notare come la canzone dei White Stripes sia diventata il nuovo inno nazionale italiano, così per magia, perchè Totti ha voluto così. L’icona del Trash televisivo "Studio Aperto" è certo che il mito sia nato da una trasmissione televisiva in cui Totti tirando le somme sulla sua carriera sosteneva di aver scritto una canzone per i suoi fan (e canta "po po po po"), le mie fonti invece riportano il tutto a una partita della Roma in cui i tifosi recuperato un risultato disastroso che li stava portando alla sconfitta si sono messi a cantare agli avversari la stessa canzone che gli avversari cantavano poco prima a mò di beffa, questa appunto. Insomma il tutto poi si perde un po nelle pieghe del tempo. Ma non importa,
quel che importa è che "Seven Nation Army", come "I just don’t know What to do with myself" e "The hardest button to button" sono traccie che da noi sono passate come brezze primaverili, qualcuno le ha sentite, qualcuno le ha apprezzate, MTV le ha fatte girare per un po’ (l’album "Elephant" che contiene Seven Nation Army è del 2002) ma alla fine nessuno le ha cagate più di tanto. Poi arriva Totti in trasmissione, e adesso Ramazzotti la intona ai suoi concerti, Materazzi invitato sul palco dei Rolling Stone la intona davanti ad un contentissimo Mick Jagger (un po’ come se uno va in visita dal papa e gli canta YMCA), e l’ha cantata anche ieri sera Robbie Williams a San Siro per una bella leccata di culo agli italiani, e tutta l’Italia ora conosce la suddetta canzone e la cante per le strade ad ogni ora, anche se io credo che l’80’% la canti senza sapere di chi è quella canzone, ma più che altro senza interessarsene, chiaramente. Non mi allibisco più di tanto di fronte all’evento in se, insomma prima Seven Nation Army era solo una canzone, ora è un inno, ha un significato e cantarla esprime chiaramente qualcosa, però, insomma, a nessuno interessa scoprire a chi va il tributo per la sua creazione, a scavare alla ricerca della sua origine .. la gente è veramente così superficiale da accettare quello che gli viene proposto senza fare una piega? Mah. Qualche giorno fa sul lavoro, uno si mette a cantare "po po po" e un altro < > risposta <> risposta dell’ingenuo collega <> il collega allibito < >.
quel che importa è che "Seven Nation Army", come "I just don’t know What to do with myself" e "The hardest button to button" sono traccie che da noi sono passate come brezze primaverili, qualcuno le ha sentite, qualcuno le ha apprezzate, MTV le ha fatte girare per un po’ (l’album "Elephant" che contiene Seven Nation Army è del 2002) ma alla fine nessuno le ha cagate più di tanto. Poi arriva Totti in trasmissione, e adesso Ramazzotti la intona ai suoi concerti, Materazzi invitato sul palco dei Rolling Stone la intona davanti ad un contentissimo Mick Jagger (un po’ come se uno va in visita dal papa e gli canta YMCA), e l’ha cantata anche ieri sera Robbie Williams a San Siro per una bella leccata di culo agli italiani, e tutta l’Italia ora conosce la suddetta canzone e la cante per le strade ad ogni ora, anche se io credo che l’80’% la canti senza sapere di chi è quella canzone, ma più che altro senza interessarsene, chiaramente. Non mi allibisco più di tanto di fronte all’evento in se, insomma prima Seven Nation Army era solo una canzone, ora è un inno, ha un significato e cantarla esprime chiaramente qualcosa, però, insomma, a nessuno interessa scoprire a chi va il tributo per la sua creazione, a scavare alla ricerca della sua origine .. la gente è veramente così superficiale da accettare quello che gli viene proposto senza fare una piega? Mah. Qualche giorno fa sul lavoro, uno si mette a cantare "po po po" e un altro <
Insomma, evidentemente far ascoltare a qualcuno quello che tu vuoi e farglielo piacere senza domande è dote di pochi potenti … su tanti aperti.
Ps: Vi lascio con una comunicazione che non c’entra niente: In tempo per il compleanno della Signora Giovanna, sarà pronta una nuova disavventura .. tremate gente!
13:54 | Add a comment | Read comments (12) | Permalink | Trackbacks (1) | Blog it | Obberti’s life
19 July
Happy birthday Mrs. Giovanna
Informazione di servizio: Tra 10 giorni esatti la Sig.ra Giovanna compirà gli anni , chi vuole pagare tributo per essersi sbellicato con le sue (dis)avventure può lasciare gli auguri nei commenti, verranno stampati e consegnati all’interessata la sera del suo compleanno (Dite che si domanderà come fa ad avere dei fan?), anche come consolazione per il figlio degenere che la porterà a cena nella bettola più schifosa di tutta le bergamasca conosciuta col nome di "Gigi il Troione", dove il rutto è libero e i vecchi non sempre centrano la sputacchiera. Auguri.
Ps: Cosa? Non ho detto quanti anni compie la Sig.ra Giovanna? Beh semplice: ben **. Non avete capito? Ho detto **!! Si si ho detto proprio **!! Insomma mica patate! Cosa? Appaiono degli asterischi? Ahh deve essere intervenuto il filtro di msn … la Sig.ra Giovanna ne ha combinata un’ altra delle sue!
21:50 | Add a comment | Read comments (8) | Permalink | Trackbacks (15) | Blog it | Obberti’s life
16 July
Le certezze che non hai
Non sono mai stato un tipo da carrambate .. ma quando mi si è presentata la possibilità di ritrovarmi a cena con tutti i miei vecchi compagni di classe, alcuni dei quali non vedevo da 6 anni, non ho potuto rifiutare l’occasione. E’ incredibile come il tempo scorra impietoso, ma allo stesso tempo non scalfisca minimamente il tipo di rapporto che avevi lasciato con certe persone. Interrompere qualcosa, e poi riprenderla esattamente dal punto dove era stata lasciata in sospeso, è una delle cose più belle che io abbia scoperto sull’amicizia. Certo, un distacco di sei anni comporta un sacco di "come stai", "cosa fai", e quel genere di domande che sono praticamente d’obbligo, ma dopo un’ora, trovarsi ancora a ridere ancora come sei anni fa, sulle stesse cose, deficienti come allora, ti lascia una sensazione di sicurezza incredibile, come se potessi per un attimo illuderti che il giorno dopo ti aspettasse ancora una giornata scolastica fatta di interrogazioni e verifiche, e invece vabbè, il mondo del lavoro, quello dei grandi, ci conosce fin troppo bene e da fin troppo tempo.
Tuttavia, è stata una botta realizzare non solo che nonostante noi non siamo cambiati purtroppo il tempo è passato eccome, ma anche che la vita da un momento all’altro può riservarti sorprese che ti cambiano per sempre, senza avvisare. E’ il caso di un mio ex-compagno di classe, che la vita ha deciso di far rientrare in questa stretta cerchia di persone. Lui era uno come tanti, uno come noi, uno che girava in motorino, che giocava a basket, che imbrattava i muri con le bombolette, uno che, come noi, non si sarebbe minimamente immaginato che una mattina ti potresti anche svegliare improvvisamente paralizzato dalla vita in giu, per diosolosa quale motivo. E invece queste cose succedono, ed è pure toccato a lui. A quanto sembra ci sono fardelli che la vita assegna su percorsi apparentemente casuali, visibili e invisibili.. purtroppo, tra tutte le persone che conosco, il più pesante è il suo.
Tuttavia, è stata una botta realizzare non solo che nonostante noi non siamo cambiati purtroppo il tempo è passato eccome, ma anche che la vita da un momento all’altro può riservarti sorprese che ti cambiano per sempre, senza avvisare. E’ il caso di un mio ex-compagno di classe, che la vita ha deciso di far rientrare in questa stretta cerchia di persone. Lui era uno come tanti, uno come noi, uno che girava in motorino, che giocava a basket, che imbrattava i muri con le bombolette, uno che, come noi, non si sarebbe minimamente immaginato che una mattina ti potresti anche svegliare improvvisamente paralizzato dalla vita in giu, per diosolosa quale motivo. E invece queste cose succedono, ed è pure toccato a lui. A quanto sembra ci sono fardelli che la vita assegna su percorsi apparentemente casuali, visibili e invisibili.. purtroppo, tra tutte le persone che conosco, il più pesante è il suo.
Sapendo che domenica sarebbe stato tra i partecipanti della 24 ore di basket di Trescore, mi sono fiondato a capofitto per vederlo (al prezzo di una sveglia micidiale dopo una notte di bagordi) non fosse altro perchè sapevo che ne sarei venuto via con una lezione di vita esemplare, e difatti così è stato. Sarei tentato di scrivere che ho visto in lui la stessa invidiabile grinta di un tempo, ma purtroppo non è stato così, e di certo non mi è possibile biasimarlo, moltissime persone al suo posto avrebbero già ceduto alla tentazione di spararsi un colpo in testa, o starebbero passando la vita in una stanza chiusa tra televisione, dvd, internet e qualche libro, e io probabilmente sarei tra questi ultimi. Ma lui ha trovato il coraggio e la forza di andare avanti con la sua testa, di uscire di casa, di rifare la patente, di giocare a tennis, di unirsi ad una squadra di basket, di non permettere ad una sedia a rotelle di portargli via tutte le cose che la vita gli ha lasciato ancora da fare, seppure, come lui stesso dice, nella vita niente è certo.
Da quando l’ho rivisto, mi trovo nel mezzo della giornata a pensare a lui, alle certezze della vita, alla lezione che non si è nemmeno reso conto di avermi dato, e mi ripeto: Trovarsi in una condizione come la sua è qualcosa di terribile, che non augurerei mai a nessuno. Ma trovarsi davanti a lui, parlare con lui, quella è una cosa meravigliosa che auguro a tutti.
02:06 | Add a comment | Read comments (7) | Permalink | Trackbacks (0) | Blog it | Obberti’s life
10 July
Campioni del mondo! .. di cosa?
Come solo i più acuti avranno notato, ieri sera l’Italia ha vinto la coppa del mondo di calcio. E’ anche vero che era stato già ampiamente anticipato nel mio post precedente (altro che Striscia la notizia con le soffiate su Sanremo), ma ci sono sempre quelli che non si rendono conto delle cose neanche quando ci vanno a sbattere contro. Ad esempio mio zio stamattina era ancora convinto che ieri notte si fosse protratta un tantino più tardi del previsto la festa dell’oratorio locale, anche quando alle quattro del mattino gli è volato in camera da letto un fumogeno tricolore delle dimensioni di una panettone bistefani, condito da canti allegorici basati sull’Inno di Mameli e illazioni non troppo formali incentrati sulla legittimità dei natali di Zidane. Che volete farci. Il resto del mondo invece, signora Giovanna compresa, ha partecipato attivamente ai festeggiamenti per questo evento straordinario, ed il suo scellerato figlio ha anche tirato le tre e mezza di notte per le strade di un capoluogo bergamasco letteralmente irriconoscibile. Irriconoscibile perchè Bergamo è per antonomasia la città che di notte è morta, vuota come la bara di Moana Pozzi, abituata ad avere le strade deserte già dopo le dieci di sera (tranne per gli extracomunitari e gli spacciatori, almeno loro vivono la notte .. si vabè qualcuno poi crepa anche, ma la maggior parte vive la notte) e invece ieri sera..un tripudio..un’autentico fiume tricolore ha inondato la città IN PIENA NOTTE PRIMA DI UN GIORNO LAVORATIVO, cioè stiamo parlando di pura fantascienza. E invece alle due di notte mi trovavo veramente imbottigliato nel traffico del centro, su di un trattore, a urlare fino a perdere la voce circondato dai miei amici e dall’intera bergamasca, finalmente tutti amici e tutti uniti, felicissimi, e nessuno poteva dirsi disadattato, e potevi anche non avere un motivo per trovarti lì in mezzo, potevi anche essere di un’altra religione, di un’altra razza, di un’altra casta sociale: tutti comunque ti sarebbero stati amici e avrebbero condiviso con te la loro gioia.
Mi poi mi domando: Quale altra occasione al mondo potrebbe mai portare ad una reazione collettiva come questa? Ad una gioia, un’unione simile? La mia risposta è assolutamente nessuna, anzi forse la sventata conquista del pianeta Terra da parte di una civiltà aliena (però a patto che sia più evoluta della nostra … ma non ne sono sicuro neanche in questo caso). Ho l’impressione che neanche il giorno della liberazione dell’Italia ci sia stata una reazione di massa così grande.
Insomma, è veramente il calcio l’unica cosa in grado di muovere gli italiani, di appassionarli, di metterli d’accordo, di farli tolleranti, di farli felici, di farli "vivi"?
Mi poi mi domando: Quale altra occasione al mondo potrebbe mai portare ad una reazione collettiva come questa? Ad una gioia, un’unione simile? La mia risposta è assolutamente nessuna, anzi forse la sventata conquista del pianeta Terra da parte di una civiltà aliena (però a patto che sia più evoluta della nostra … ma non ne sono sicuro neanche in questo caso). Ho l’impressione che neanche il giorno della liberazione dell’Italia ci sia stata una reazione di massa così grande.
Insomma, è veramente il calcio l’unica cosa in grado di muovere gli italiani, di appassionarli, di metterli d’accordo, di farli tolleranti, di farli felici, di farli "vivi"?
A quanto sembra la risposta è sì, e non solo, forse la magia è solo momentanea, fugace ed apparente … e soprattutto la magia maschera ma non cura l’ignoranza: vengo a sapere ora che ieri sera in centro Bergamo hanno sfasciato una vetrina di un negozio chiamato "Bistrò". Motivo: Pensavano fosse un negozio francese. Bistrò.
20:48 | Add a comment | Read comments (10) | Permalink | Trackbacks (1) | Blog it | Obberti’s life
05 July
Perchè l’Italia vincerà i mondiali
Quanti di voi credono nel destino?
Quanti di voi credono nella ciclicità della storia?
< > me lo diceva anche mio padre quando ero piccolo, eppure mi chiedevo come fosse possibile che la storia, che va avanti e non di certo indietro, potesse in qualche modo ripetere nuovamente eventi già successi in passato. Poi si parla di coincidenze, di caso, di fato, e appunto, di destino, ossia del futuro che è già scritto e che non si può evitare. Ci sarà un motivo se esiste il termine destino, evidentemente qualcuno che si è trovato in mezzo ad eventi non manovrabili avrà avuto la sensazione di essere "pilotato".. o semplicemente è una scusa per rifiutare la casualità della vita?
Non molto tempo fa, poco prima che iniziassero i mondiali di calcio di quest’anno, mi trovavo al bar con un mio ex-collega di lavoro, nonchè amico (le amicizie costruite sul luogo di lavoro si riconoscono quando si cambia lavoro, ho scoperto), al quale esternavo con comicità l’idea che MediaWorld chiudesse baracca in caso di ipotetica vittoria dell’Italia. Non so se lo sapete, ma prima dell’inizio dei mondiali all’interno dei centri MediaWorld campavano scritte pubblicitarie attraverso le quali si comunicava che se acquistavi un TV al plasma o LCD da 32" in su e l’Italia vinceva i mondiali, MediaWorld ti regalava il TV da te acqustato, rendendoti i soldi in buoni acquisto (Allego link al regolamento ufficiale). Questo mio amico di risposta mi ha detto che non aveva comprato nessun TV , ma con fiducia mi ha anche detto che era lecito aspettarsi che l’Italia vincesse i mondiali, quest’anno.
E io ridendo? <> Mi pareva appunto impossibile. Appunto. E poi voglio dire, MediaWorld avrà fatto il conto delle possibilità, delle statistiche, avrà gufato per dei mesi, avrà scommesso alla Snai..che ne so, cose del genere.
Cmq ho aperto le orecchie a questa teoria della ciclicità storica, che all’inizio ho preso sul ridere, ma ora non mi posso più esimere dal publiccare..
1) Nell’82, quando l’Italia ha vinto i mondiali di calcio, ci furono scandali con retrocessioni di Lazio e Milan x calcio scommesse come quest’anno
2) Quello stesso anno ci fu un amichevole una settimana prima dei mondiali Italia-Svizzera terminata 1-1 come quest’anno
3) Dal ’70 ogni 12 anni andiamo in finale 70, 82, 94, 2006!!
4) Continuando il punto sopra, una volta si e una no abbiamo vinto, nel 70 perso col Brasile nell’82 vinto con Germania e nel 94 perso col Brasile
Ne avete abbastanza? Perchè ci sono anche una serie di fatti extra-nazionale:
5) Quando morì l’ultimo papa, nel ’78, la Juve vinse lo scudetto (mi sa rubato) l’Inter la coppa Italia e il Liverpool la coppa campioni proprio come quando è morto Giovanni Paolo II, infatti nella finale di Istambul il Milan col Liverpool vinceva 3-0 nel primo tempo, e poi ha perso ai rigori!! .. Vera maledizione? Destino?
6) L’ultima volta che ci furono 4 nazionali europee in semifinale al mondiale (indovinate quando .. nel’82 ovviamente) erano ancora (quasi) le stesse ITALIA-FRANCIA-GERMANIAe…PO….LONIA
Nel momendo in cui mi è stato fatto questo discorso, visto le premesse e le aspettative dell’Italia a questi mondiali non avrei dato due cicche a questa teoria, ma stasera (in questo momento) si sta giocando Francia-Portogallo per decidere che finirà in finale con noi, e comunque vada, se l’Italia vincerà veramente i mondiali, io credo che questa lezione di ciclicità storica di questo mio amico me la ricorderò per un bel po’ di tempo..
…probabilmente quando lo chiamerò per portarlo con me al centro scommesse calcistiche!
MediaWorld impara!
21:26 | Add a comment | Read comments (4) | Permalink | Trackbacks (1) | Blog it | Obberti’s life
03 July
La fantastica offerta Fastweb
Mi sento di cambiare argomento da quelli trattati ultimamente che hanno in parte infiammato animi e idee, perciò oggi parlerò di temi dove andremo tutti d’accordo e con i quali abbiamo avuto a che fare tutti: le aziende che ci contattano telefonicamente per venderci servizi.
Un giorno tornando come al solito a casa dall’SD6 trovo mia mamma che mi comunica che mi ha cercato una zelante signorina che fremeva dalla voglia di illustrarmi i contenuti dell’offerta fastweb, la quale finalmente aveva raggiunto anche il mio ameno paesello. Dopo un po’ di furiose chiamate durante le quali ero ovviamente prima in piscina, poi al cinema, poi in palestra, poi a far spesa, finalmente la venditrice che ormai era diventata un po’ investigatrice a anche un po’ preveggente è riuscita a rintracciarmi una sera che ero a casa comodamente seduto sul divano. La signorina attaccando con una robotica voce (di quelle che sono programmate per dire la stessa frase in loop all’infinito) ha cominciato ad illustrarmi tutte gli incredibili vantaggi dell’offerta fastweb tra cui, udite udite, la magica frase che è "niente più canone telecom", aggiunta all’altra magica frase "internet superveloce 24/7". Queste due frasi hanno composto un cocktail esplosivo che mi ha colpito al cuore, nonostante non lo manifestassi per tutelarmi dal famoso "attacco polipo" dove il venditore una volta realizzato che sei minimamente interessato ti fa il lavaggio del cervello finchè uccideresti i tuoi familiari pur di avere l’articolo in questione. Ad un certo punto dopo avermi elencato le varie possibilità dell’offerta (internet a tempo, telefonate fisse illimitate o meno ecc) la robotica dipendente ha iniziato a chiedermi dati su chi fosse il proprietario della linea telefonica, la data di nascita, luogo di nascita, residenza, ecc ecc, al che io dopo aver risposte alle prime due domande chiedo < > < > Ah capisco, e cosa deve verificare mi chiedo io? La risposta arriva dopo una manciata di secondi < >. (Prego??) < > < > (Ah ecco, per rispondere alle domande tecniche che posso avere.. Peccato che immagino che tutte le domande portano all’installazione del modem fastweb!) No no, non se ne parla, ho ben presente cosa succede quando ti arriva un venditore in casa, addestrato e pronto ad uccidere. L’ultima volta che ero VAGAMENTE interessato ad un corso di inglese nell’oratorio del mio paese e che VOLEVO SOLTANTO SAPERE IL PREZZO DEL CORSO la commessa al telefono mi ha mandato a casa uno strizzacervelli che dopo due ore passate a disquisire sull’importanza della conoscenza della lingua inglese nel mondo ha concluso estraendo dalla valigetta delle carte da firmare dove ci impegnavamo a pagare 900€ per tre ore a settimana per due mesi, e davanti alla nostra titubanza si è messo a insultare mia mamma di non interessarsi minimamente del mio futuro, e a me ha assicurato ignoranza eterna e difficoltà sociali e interpersonali ed aeternum. Dopo che mia mamma l’ha mandato via ero sull’orlo delle lacrime. Anni dopo mi sono preso la soddisfazione di imparare l’inglese venendo pagato invece di pagare, tra una pizza e una coca nei ristoranti di NYC. Ma mi sto perdendo in disquisizioni. Dopo aver fermato la signora fastweb che stava già spedendo un tecnico a casa mia, le chiedo cortesemente di richiamarmi due settimane dopo (di modo da vedere le opinioni di due persone che avrebbero installato fastweb da li a una settimana), e lei gentile come una sorella ritrovata dopo anni passate senza notizie < > . Il giorno dopo mi richiama < >. Ma questa è scema, penso io. < >. Dopo 13 giorni, 23 ore e 50 minuti mi chiama un uomo < > e io < > e lui <
>. (Ma questi mi prendono per il culo o pensano che sono proprio scemo?) <> (La cosa brutta dei cellulari è che non puoi sbattere la cornetta).
Ma secondo voi poteva essere finita? Dopo una settimana mi è arrivata a casa una coloratissima busta sulla quale campava la scritta gialla FASTWEB. Apro e al suo interno cosa trovo? COMPLIMENTI!!! ECCO LA TUA USERNAME E LA TUA PASSWORD PER ACCEDERE AI SERVIZI FASTWEB!!>> tutto completo di indirizzo per vedere il mio conto, il numero della segreteria, fastmail, e tutte le postille varie dell’offerta, intestate ad un proprietario della linea dal NOME ERRATO, DEFUNTO, e pertanto CERTAMENTE NON CONSAPEVOLE. A meno che valga il tacito assenso, devo informarmi, con certa gente non si sa mai.
Mi sono veramente alterato. Li ho chiamati ma chiaramente non sono riuscito a parlare con nessuno. Ma cosa pensano che io che lavoro all’SD6 non lo so cosa faranno ora?Immagino che molto presto si presenteranno alla mia porta presentandosi come inviati della parrocchia venuti per benedire la casa, e nella bibbia cava avranno nascosto il modem di fastweb da attaccare alla spina del telefono, la finta suora dirà di avere un improvviso mancamento e di dover andare in bagno e ZAAAC eccoti servito, mentre non guardi il modem è lì bello installato alla parete che ti fa ciao con la manina!
Ma secondo voi poteva essere finita? Dopo una settimana mi è arrivata a casa una coloratissima busta sulla quale campava la scritta gialla FASTWEB. Apro e al suo interno cosa trovo? COMPLIMENTI!!! ECCO LA TUA USERNAME E LA TUA PASSWORD PER ACCEDERE AI SERVIZI FASTWEB!!>> tutto completo di indirizzo per vedere il mio conto, il numero della segreteria, fastmail, e tutte le postille varie dell’offerta, intestate ad un proprietario della linea dal NOME ERRATO, DEFUNTO, e pertanto CERTAMENTE NON CONSAPEVOLE. A meno che valga il tacito assenso, devo informarmi, con certa gente non si sa mai.
Mi sono veramente alterato. Li ho chiamati ma chiaramente non sono riuscito a parlare con nessuno. Ma cosa pensano che io che lavoro all’SD6 non lo so cosa faranno ora?Immagino che molto presto si presenteranno alla mia porta presentandosi come inviati della parrocchia venuti per benedire la casa, e nella bibbia cava avranno nascosto il modem di fastweb da attaccare alla spina del telefono, la finta suora dirà di avere un improvviso mancamento e di dover andare in bagno e ZAAAC eccoti servito, mentre non guardi il modem è lì bello installato alla parete che ti fa ciao con la manina!
Poveri ingenui, vi aspetto al varco, ho già messo a digiuno il cane!
19:06 | Add a comment | Read comments (9) | Permalink | Trackbacks (0) | Blog it | Obberti’s life
Latest comments