Vita dura per i transessuali: Vikki-Marie Gaynor, 37enne e nato uomo, lamenta l’improvvisa cancellazione dei suoi turni lavorativi come camionista da quando ha cambiato il suo nome ed ha iniziato a presentarsi al lavoro vestita da donna. C’é da dire che fino ad ora il poveraccio non ha avuto le idee molto chiare: dopo essere stato soldato per un lungo periodo (nella foto sotto é sempre lui), si é sposato due volte ed ha avuto una figlia ora teenager, tuttavia "la signora Gaynor" é ora ultraconvinta di voler essere donna e si é lanciata contro una guerra contro la discriminazione da parte dei suoi colleghi e datori di lavoro: "Sono stata trattata in maniera orrenda: mi hanno sempre rispettato per la mia puntualitá e rispettabilitá ma da quando ho comunicato il mio cambio di nome e l’ingresso nella fase di riassegnamento di genere sessuale le cose sono cambiate completamente, ho ricevuto aspri commenti dai colleghi di lavoro ed i miei turni sono stati progressivamente cancellati fino a che per me non c’é stato piú posto."
Povera Vikki-Marie, vittima dell’incostanza delle masse. Ora il tutto é stato spostato sotto un tribunale che deciderá se ci sono gli estremi per giudicarla vittima di discriminazione sessuale.
Da parte mia, ognuno dovrebbe essere libero di fare ed essere quello che vuole finché non urta gli altri. E per urta intendo in maniera fisica, poiché l’urto morale é altamente soggettivo: Chi mi conosce sa che con la signora Vikki ci andrei a prendere il caffé al bar, ma in una cittadina come quella di Kirkby, Merseyside, dove gli uomini fanno i camionisti e le donne fanno le casalinghe, che speranza di rivincita ha questa persona secondo voi?
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