Epidemia (di panico)

swinefluAveva ragione il nostro (?) Licio Gelli quando diceva che chi controlla i media controlla tutto: ci sono momenti in cui penso che la maggior parte dei discorsi e pensieri della popolazione mondiale siano dettati e manipolati dai media.
Giá mi dá abbastanza da pensare il fatto che con tutte le cose che accadono giornalmente nel mondo si decida di martellare universalmente solo su quattro o cinque notizie (avete notato che i principali articoli dei quotidiani sono praticamente intercambiabili?), ma soprattutto basta che questi dicano una parola di troppo e si scatena il panico. L’esempio perfetto su scala mondiale arriva dal temutissimo “Swine flu” (influenza suina, o come diavolo l’hanno tradotto oltralpe).
Ho cominciato ad osservare incuriosito il comportamento dei media attorno a questa famigerata “epidemia” solamente dopo il mio ritorno dal Giappone: avendo io un amico messicano ed essendo questo virus originatosi proprio dal Messico (almeno a quanto indicherebbero i casi di contagio) l’ho immediatamente contattato per sapere se la sua famiglia stesse bene. La risposta che mi é arrivata é stata: “Contagio? Quale contagio?” Sorpreso ho cercato di chiedere ulteriori lumi e mi sono sentito dire: “La mia famiglia vive a Cittá del Messico da generazioni e nessuno conosce nemmeno una persona che abbia anche solo un raffreddore.. é una cosa che gli stessi messicani apprendono dal giornale altrimenti non se ne saprebbe nulla”. Al che ho ripreso normalmente la mia vita quotidiana. chart
Se non che mi trovo a leggere che la Cina ha messo in quarantena un intero hotel per “un sospetto caso di infezione“, che l’associazione nazionale per la sanitá ha dichiarato lo stato di Pandemia (praticamente un’epidemia diffusa su scala mondiale), che la mia ditta ha inviato una comunicazione interna con la quale ha sospeso a tempo indefinito i viaggi di lavoro verso tutti i paesi a rischio di contagio … Insomma un epidemia c’é: di panico! Ed uno si domanda: Panico giustificato o caccia all’untore? A questo punto mi sono incuriosito ed ho cominciato ad indagare.
Ho trovato questo bel grafico sull’Economist: mostra il conteggio dei casi di contagio riportati nel mondo con tanto di morti confermate, che indica piú o meno 150. Ora uno potrebbe volersi domandare: Ma quante vittime miete l’influenza stagionale, quella che arriva ogni anno?.. BELLA DOMANDA. Ecco la risposta: 600.000 nei soli Stati Uniti.. Tutto questo ogni anno! E questa “Pandemia” ha ucciso 160 persone su tutta la popolazione mondiale da quando é stata scoperta.
Lascio a voi le riflessioni. Soltanto vi allego una lista di pensieri che potreste collegare al motivo dietro ad una manovra mediatica simile, a vostra scelta.

1) L’attenzione mediatica é giustificata perché il tipo di virus é nuovo e c’e il rischio che si possa incrociare con altri tipi giá esistenti per evolvere in qualcosa di letale (vedi Hong Kong flu che alle fine degli anni 60 uccise 1 milione di persone)
2) L’attenzione mediatica é frutto di un’ enorme manovra mirata per distogliere l’attenzione dalla crisi finanziaria
3) L’attenzione mediatica deriva da quella voce che gira che il virus é stato creato in un laboratorio in Cina che sarebbe l’unico paese a possedere l’antidoto che viene estratto da un fiore che cresce su alcune montagne locali, e sta quindi aspettando che si scateni il panico per vendere l’antidoto a prezzi irraggiungibili e conquistare il mondo (giuro che non l’ho inventata questa, era un delirio di un commentatore dell’articolo dell’Economist!!).

4 comments to Epidemia (di panico)

  • Oby

    Sergio, che dire, mi hai fatto venire il magone sulla mia tazza di Earl Gray preferita .. é sempre bello sentire che c’é qualcuno lá fuori che condivide gli stessi pensieri, le stesse speranze, gli stessi sogni. Sei uno di quei caposaldi italiani cui facevo riferimento qualche post fa, al centro di un paese che solo voi vedete per come é veramente. Ti faccio un grosso in bocca al lupo. Fai un fischio quando ti capita di passare a trovare la regina.

  • Sergio

    Nel corso degli ultimi due anni ho spesso letto i post di questo sito, ma questa è la prima volta che scrivo qualcosa tra i commenti. In realtà non intendevo commentare in particolare questo specifico articolo sull’epidemia di panico o uno dei tanti altri qui pubblicati. Volevo solo ringraziare per le piacevoli pause che posso prendermi leggendo i pensieri di Oby che nella maggior parte dei casi mi trovano completamente d’accoro nei contenuti, mi fanno riflettere e mi offrono “insights” interessanti perché provengono da una persona di particolare intelligenza e sensibilità e quindi sono per me di stimolo a riflessioni di vario genere.

    Oby, condivido la tua rabbia, il tuo oltraggio e mi sento anch’io offeso e scandalizzato vedendo come gira il mondo. Mi si riempie il cuore quando vedo che c’è qualcuno che ha il coraggio di denunciare certe cose, seppur nella consapevolezza che poco o nulla cambierà, ma intanto fa sentire la sua voce, in un mondo di gente che non vuole proprio ascoltare.

    Io vivo in Italia da trent’anni e troppo spesso mi guardo intorno e mi sembra di essere un marziano. Quando nella mia provincia il 50 – 70% della gente (a seconda della zona) ha votato per Berlusconi o (peggio) per la Lega, nonostante tutto quello che la gente sa di questi personaggi, mi sento talmente scoraggiato che anche il mio primo impulso sarebbe quello di mettermi ad urlare per la disperazione. Purtroppo nessuno mi ascolterebbe. Ringrazio chi invece, come Oby, riesce a trovare ogni giorno la forza di continuare a denunciare, senza perdersi d’animo. E poi riesce anche a trovare il tempo di mettersi un po’ a nudo descrivendo le proprie emozioni in modo profondo e chiaro. Niente di più raro, ormai…

    Grazie di nuovo e continuerò a leggere…

    Sergio

  • “…ci sono momenti in cui penso che la maggior parte dei discorsi e pensieri della popolazione mondiale siano dettati e manipolati dai media…”

    Io sono sicura che sia così…

  • 1. Per uscire dalla crisi ci sono due strade semplici, armamenti e industria farmaceutica.

    2. L’antivirale della Roche è di brevetto statunitense. Il maggior azionista della ditta che ha il brevetto è Cheney..

    Basta o devo andare avanti? >:)