Qualche giorno fa noto nella casella della posta in arrivo una mail avente come oggetto “DIFFIDA ED ADEGUAMENTO A DISPOSITIVO DEL GARANTE PER LA PRIVACY”. Certo che si tratti di spam mi appresso ad eliminare la suddetta se non fosse per il fatto che noto che in copia c’é un indirizzo email avente come dominio “@poliziadistato.it”: la faccenda si fa seria (->oby goes to jail?).
La temperatura sale ulteriormente quando l’email porta pure la firma di uno studio legale di Roma. Oibó.
L’email ha il seguente testo:
Egregi Signori,
formo la presente a nome e per conto della mia cliente, sig.ra (omissis) , per comunicare quanto segue.
Con provvedimento in data 24.12.2009, l’Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali, ha accolto il reclamo presentato dalla mia Assistita, la quale lamentava la circostanza che nella rete risultassero ancora facilmente reperibili – tramite i motori di ricerca – notizie ed immagini attinenti alle sue vicende personali / sentimentali risalenti nel tempo, con conseguente violazione della sua privacy.
Da una ricerca effettuata è emerso che è possibile risalire, grazie all’indicizzazione dei motori di ricerca, al Vostro sito sul quale appaiono le notizie /immagini, in questione .
In forza del provvedimento del Garante (che si unisce alla presente per Vostra opportuna conoscenza) – Vi chiedo di voler provvedere a non rendere più indicizzabile attraverso i motori di ricerca, notizie ed immagini riguardanti la mia Assistita con riferimento alla sua trascorsa relazione sentimentale con il sig. (omissis).
Vogliate darmi cortese conferma di aver provveduto in tal senso, entro e non oltre il termine perentorio di cinque giorni dalla data di ricevimento della presente.
In difetto, Vi comunico che mi vedrò costretto a tutelare i legittimi interessi della mia Cliente nelle più opportune sedi.
Nel contempo, questa stessa è riferita in indirizzo per conoscenza anche agli Uffici competenti della Polizia Postale.
Premesso che io sono un fermo sostenitore del diritto alla privacy delle persone e premesso che in allegato a suddetta mail c’era un esposto del Garante per la Privacy comunque abbastanza esplicativo, non ho potuto trattenere una risata quando nella mia mente si é formata l’immagine di questa distinta signora che un’anonima sera di metá settimana rientra a casa dal compagno (noto personaggio politico italiano) intavolando una discussione piú o meno di questo tipo:
lui – “Cara, ti vedo turbata .. va tutto bene?”
lei – “Oh (parvenza di svenimento seguita da mano tremolante sullo schienale della sedia), sapessi, oggi ero in ufficio che cercavo su internet la ricetta per la parmigiana di melanzane con impepata di cozze che ti piace tanto e.. e.. e.. (con un accenno di tic alla palpebra sinistra) sono incappata sul blog di un espatriato eversivo eremita ebanista entotico enterogermina che ha osato avanzare commenti inappropriati sulla mia serietá all’interno della nostra relazione che seppur nata extraconiugalmente vive e scalpita come un capriolo a primavera.. oh caro mi sento affranta ed alquanto turbata..”
Il resto conduce alla mail piú sopra quindi vi risparmio ulteriori viaggi di fantasia.
Consultando il mio legale di fiducia (che grazie al cielo é sopratutto mio grande amico) egli mi ha consigliato di obbedire e siccome lui ha tre lauree in materia ed io neanche una facciamo che gli dó retta (tutt’alpiú che il post era vecchio di due anni, ahem..).
…ma sappiate comunque (Oby si alza dalla sedia) che c’é una linea ben definita tra la privacy personale e l’informazione pubblica ed io combatteró ora e sempre affinché giammai la vera informazione possa venire intaccata da manipolazioni esterne che impediscano lo sviluppo del libero e naturale pensiero di ognuno di voi! Questo blog resterá caposaldo del disadattamento al mondo ed esprimeró sempre la mia opinione con la stessa naturalezza di un camionista dopo una Sprite ed ascolteró i vostri pareri come un sordo al convegno Auditel.
No ai regimi! Viva la libertá! Viva la Franca!
Ed ora potete guardare il video qua sotto 🙂
Avevo scritto “allevatrice di corna”, ma avevo paura che fosse troppo cattiva come battuta…
Invece “peccatrice” era anche piu’ fine, visto che il marito l’aveva ingravidata e, ancora sposato, si e’ fatto un giro al Family Day.
Anche io comunque son soggetto alle leggi british, anche se ancora per poco:-)
Facendo un whois, il tuo sito invece e’ tutto italiano a quanto sembra (anche se l’hai fatto da qui lo hai registrato in Italia)…
cazzo Oby, la censura italiana ti raggiungerà anche in c…(apo) al mondo
Sono allucinato…e non faccio mai uso di droghe!!!!
Oby tutta la mia solidarieta…
Marco: Oddio, “la peccatrice” é stupendo, dire che ho riso sguaiatamente é dire poco!
Comunque il mio blog (o dovrei dire l'”indirizzo del peccatore” :P) é registrato in Inghilterra ma il server risiede purtroppo nella vecchia Italia quindi mi attengo alle vostre leggi per il momento.
Per il discorso del rinverdimento della pubblicitá c’é poco da dire, pensa che c’é gente che tiene lezioni alle aziende incentrate sul fenomeno del viral marketing.. ma a quanto pare in Italia c’é chi per certe cose mostra un talento naturale … peccato la parte dove si era pagati per ottenere il contrario.
Solo per dirti che non sei l’unico, e’ una notizia che puoi trovare tranquillamente su Google News (Italia) scrivendo il cognome della peccatrice (secondo i canoni cattolici) in questione.
Non sarei cosi’ sicuro poi se possano romperti le scatole qualora il server (o i server) con il tuo blog non fosse in Italia, ma il tuo amico probabilmente ne sa di piu’.
Son talmente intelligenti da aver rianimato pubblicita’ su questa situazione, per cui cio’ che inevitabilmente stava per diventare obsoleto anche per i canoni Googliani, rimarra’ su Internet per altri svariati anni. Chi ti ha mandato l’email si dovrebbe autodenunciare.
Fenomeni.