A volte non é soltanto l’informazione italiana che lascia a desiderare; anche quella britannica, a volte, non scherza.
Innanzitutto fatemi dire, come prefazione, che é proprio vero che se prendiamo un singolo concetto e mettiamo da parte la persona che lo propone, a volte si riesce a concordare con parole uscite anche dalla bocca del culo. Ad esempio, Berlusconi (garantisco non c’é associazione intesa); quando lo sentite dire: “L’Italia non é una democrazia”, “In Italia ci sono giornali palesemente schierati”, potete dissentire da queste dichiarazioni? No, io concordo pienamente. Se ignoriamo per un attimo chi le dice, alcune dichiarazioni sono perfettamente condivisibili – cioé, un concetto non svilisce in base a chi lo propone.
Detto questo, sono rimasto assai stupito nel leggere sul Telegraph un perla di saggezza del presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad, che ha detto la seguente frase: “Il polpo Paul é il simbolo di tutto quello che é sbagliato con il mondo occidentale. […] La sua immagine sprigiona propaganda occidentale e superstizione […] chi crede in questo genere di cose non puó essere leader di nazioni globali che aspirano, come l’Iran, alla perfezione umana.”
Vabé, sul finale si é un po’ perso, ma su questo concetto concordo con Ahmadinejad. Ovviamente dobbiamo lasciare stare per un attimo il fatto che tenga la carta dei diritti umani arrotolata attorno ad un cilindro di cartone in prossimitá del bagno, che faccia proliferare le bombe atomiche comprate sul mercato nero come noi facciamo proliferare le cocorite comprate all’acquario rionale, che gli iraniani stiano ancora cercando di capire chi di loro l’abbia eletto visto che non risulta in nessun exit-poll; comunque il concetto per me é buono. Anzi diró di piú: Ahmadinejad sa come funziona il mondo occidentale molto piú di quanto non lo sappiano molti occidentali.
Per me é evidente anche ad un idiota qualunque che un polipo non puó prevedere gli esiti di un incontro calcistico; perché ció avvenga é necessario innanzitutto che l’animale abbia un cervello pensante e non soltanto regolato dall’istinto, poi deve avere cognizione del giuoco calcio e delle sue regole, deve conoscere le squadre ed i giocatori, le bandiere, infine elaborare un’opinione e pure comunicarcela (potete dire con certezza che non volesse in realtá indicarci quale paese aveva la piú alta percentuale di donne con la vulvovaginite micotica??). Né, ahimé, credo che il polpo Paul abbia passato le proprie serate guardando le partite di calcio dal vetro dell’acquario di Gigi il Troione per crearsi cultura in materia calcistica.
Eppure vi stupireste nello scoprire quante gente creda sinceramente che il mollusco abbia predetto i vincitori dei mondiali di calcio tramite ragionamento pensato o dote innata: questa gente esiste veramente!
Perché questo meccanismo avvenga é purtroppo sufficiente un cervello non pensante (davvero paragonabile a quello di un mollusco) che si porti a leggere un autorevole (fino ad oggi, per quanto mi riguarda) giornale come il Telegraph che titola: “Paul the Octopus, the sea creature that correctly predicted the outcome of World Cup games” ed immediatamente pensare “Predetto!! L’ha predetto! Mitico Paul!” ed il gioco é fatto.
Ingrandite il tutto su scala “occidentale” ed immaginate come un’industria come quella dell’informazione abbia pescato il primo invertebrato di passaggio, l’abbia eletto a critico sportivo, influenzato le scommesse calcistiche e dibattiti televisivi, riempito le giornate di annoiati cittadini. Ovviamente ora suddetto polpo verrá venduto a qualche stupido riccaccio che lo acquisterá per il gusto di avere un polpo particolarmente costoso nell’acquario, oppure a qualche intelligente ricaccio che lo infilerá in qualche TV per ricavarne milioni (per i pochi mesi che gli rimangono da vivere, perché c’é anche chi aspetta con ansia Paul ai prossimi mondiali).
Ciliegina sulla torta il TG1 online che per non mancare lo scoop d’inchiesta titola con orgoglio “Il polpo Paul é italiano“, comunque benché certi titoli sui giornali italiani non stupiscono – perché ormai non c’é piú speranza- a leggere un articolo del genere sul Telegraph c’é davvero da concordare con Ahmadinejad. Altro che polpo Paul: Ahmadinejad sí che ha previsto come farsi strada in occidente: basti vedere come l’Iran era un paese totalmente inesistente sui media occidentali fino a che casualmente il prestante e sfonzolato tomo eurasiatico ha annunciato al mondo che stava coltivando un fungo particolarmente alto e multicolor, ed eccolo lí sui giorali. Provate a prevedere quando ne sparirá.
Ah, ah! You’r so funny! Cmq, that’s very true indeed. E ne ho pure conosciute di persone il cui argomento di conversazione è stato per un mese il polpo Paul. Per quanto riguarda i media(italiani e non),bhè, ne avremmo di materiale di discussione…comunque il mio polpo preferito rimane quello che mi mi cucinava mio padre. Insalata di polpo e patate. Uhm….
ahahhahahha vedo che le cose non sono cambiate da queste parti
ciao vecchio 😉
Si chiama serie positiva: come quando vinco 5 mani consecutive a poker e poi ne perdo 10 di fila. I risultati positivi e negativi non si alternano in modo omogeneo, se non sul lungo periodo.
Questo e’ un concetto semplicemente troppo difficile da capire per l’homo sapiens moderno rincoglionito dai media e quanto mai desideroso di credere nell’irrazionale.
Quanto a quella dell’italianita’ del vate celenterato, e’ apparsa un po’ dappertutto. Non c’e’ da stupirsi: c’e’ rimasto solo quello. Una volta eccellevamo in campi un po’ piu’ alti.
In padella non penso, ma sicuramente qualche tv privata sta pensando di schierarlo a fianco di Moggi e Biscardi come commentatore del campionato di calcio italiano.
quanto hai ragioni Oby..ci siamo bevuti il cevello.
ma non l’hanno ancora messo in padello sto cazzo di polpo?