E va bene, ho cercato di evitare la notizia tanto che mi é stata spedita direttamente nella casella di posta elettronica da lettori stupiti ed alterati. Volete un mio commento? Ed io che vi devo dire? Quella scuola si trova a 20 minuti da casa mia!
Come dice l’articolo di Repubblica, chi abita in quelle zone e non é leghista ha semplicemente due scelte: vivere da cittadino di qualitá inferiore, o emigrare.
Io sono emigrato.
Certo che si prova tanta amarezza, tanta delusione; esattamente come la lasció la vicenda della targa a Peppino Impastato rimossa per quella di un prete locale, e della mensa in cui i bambini senza la retta pagata venivano lasciati a digiuno.
Tutto questo si puó combattere? Si puó reagire? No, non si puó.
Tanto meno quando sei solo contro tutti, quando i tuoi genitori sono leghisti, i tuoi parenti sono leghisti, i tuoi amici sono leghisti, dove ció che é garantito non ha motivo di venire discusso, e dove ció che mette in dubbio quel che si ritiene garantito viene trattato come l’assurdo.
Tu reagisci? E loro ti guardano come gli anticorpi che vedono un nuovo tipo di virus: si riuniscono per un attimo, si guardano confusi, confabulano, sibilano frasi in dialetto, poi prendono l’approccio della comicitá: si ride. Eh, si ride. Credono tu stia scherzando. Dopotutto se nasci in una maggioranza etnica naturalmente avvantaggiata che motivo potresti avere per interessarti di quel che accade dall’altro lato?
Invece quando reiteri che non credi in quello che la lega va propagando, che si tratta di un partito politico che fa leva sull’ignoranza della gente creando un “mostro” del quale si ciba, allora si preoccupano; prima tentano di salvarti, di redimerti. Infine, alla tua insistenza, al tuo far notare come la lega desse del mafioso alla persona con la quale si é alleata, a come il suo leader -ministro della repubblica che ricopre ruolo di unitá nazionale- inneggi alla secessione della nazione, al distacco da Roma (dalla quale é pagato), di come in un paese costituzionalmente laico si imbulloni il cristo al muro ma si professi il matrimonio celebrato con riti pagani che inneggiano a celti e druidi. Niente, a quel punto ti distruggono. Non c’é discussione, non puó esistere, poiché la veritá non la si puó piegare: la si nega.
E fa male perché vedere cuori, in fondo buoni, diventare cattivi, manipolati fino a manifestare uscite tanto ingenue di paura, lascia un sapore amaro e persistente in gola. Fa male vederli disinformati, plagiati e controllati; la paura li governa e cercano sicurezza in istituzioni come la chiesa, il partito politico di turno, il cavaliere che si erge in difesa degli attacchi dei mulini a vento.
E quindi che dire di una scuola privatizzata dalla giunta locale per indossare la veste di un partito politico? Di bambini imbevuti a livello istituzionale in un un credo secessionista? Di un’istituzione piegata ai voleri della politica e della religione?
Diciamo che se doveste raccontarlo all’estero crederebbero steste parlando del Pakistan, o dell’Afghanistan.
Il collegamento ha piú di un risconto: se in Italia la religione principale fosse l’islamismo, i leghisti sarebbero i talebani del nord Italia: integralisti di una fede interpretata, uniti dalla Shari’a, immolati alla Jihad. Brescia come Kabul; l’Italia come l’Afghanistan.
Le convenzioni ONU sono giá state violate, presto arriverá la condanna di Hillary Clinton; poi vedrete Angelina Jolie con il babushka sulla testa, a girare per le vie di Adro a portare da mangiare ai bambini lasciati fuori dalla mensa – da lí ad un attacco delle forze armate americane la strada sará breve. Ma gli italiani saranno felici: scenderá il prezzo della benzina.
[PS: Vi lascio il link al diario di uno studente di Adro]
[PS2: Da oggi lifeofamisfit.com dovrebbe essere facilmente visualizzabile anche dai vostri cellulari, senza alcun cambio di indirizzo. Connettendovi con il vostro telefono/palmare visualizzerete una versione “light”]
Peace,
Oby
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