Ci sono persone che, vivendo in Italia e parlando solamente l’italiano, leggono solamente giornali italiani e, magari, si convincono che questi comunichino le notizie in modo “normale” poiché tutti le danno allo stesso modo.
Per capire quanta differenza ci sia nel modo di comunicare le notizie in Italia ed — esempio — nel Regno Unito, c’é un trucco molto semplice: é sufficiente confrontare la stessa notizia.
Alcuni di voi ricorderanno di avere letto lo scorso Dicembre di due accoltellamenti avvenuti in centro Londra durante le spese di Natale. Ebbene, trovo curioso ed istruttivo confrontare come BBC News e Repubblica abbiano riportato la stessa notizia ai propri lettori. Parliamo di un normale caso di cronaca! Seguitemi in questa breve analisi:
Titolo di BBC News: “Accoltellamento ad Oxford Street: teenager muore vicino a Foot Locker”.
Titolo di Repubblica: “Sangue a Londra sui tradizionali saldi. Due accoltellati a Oxford Street, uno ucciso”.
Teniamo i commenti per la fine e proseguiamo sulla parte che segue il titolo — credo che giornalisticamente parlando si chiami “catenaccio”:
BBC News: “Un diciottenne é stato accoltellato a morte a Londra, su una delle vie delle shopping piú affollate del Regno Unito”.
Repubblica: “L’omicidio sotto gli occhi atterriti di migliaia di persone in fila per gli acquisti durante il Boxing Day, l’avvio delle vendite scontate a Londra. La polizia ha arrestato sei giovani di colore. In serata il secondo accoltellamento, fermati altri tre ragazzi. Forse una guerra tra le gang della città.”
Confrontiamo ora gli stralci che riassumo il circondariale della vicenda:
BBC News: “L’incidente é avvenuto mentre decine di migliaia di persone erano a caccia di saldi nei negozi dell’area, durante quello che era un giorno affollato per i saldi del Boxing Day”.
Repubblica: “In quella che sembra il frutto di uno scontro tra gang, un giovane di colore è stato mortalmente accoltellato nella centralissima Oxford Street sotto gli occhi inorriditi di migliaia di londinesi e turisti che accalcavano la mecca dello shopping in cerca di buoni affari”.
Confrontiamo le parti che parlano dei sospetti:
BBC News: “Tre maschi sono stati arrestati e sono in custodia. Il capo ispettore della polizia ha dichiarato che si pensa due gruppi di giovani fossero “opposti l’uno all’altro”.
Repubblica: “Sei giovani neri sono stati fermati, ma non è ancora chiara la ragione del delitto. Uno di loro sarebbe ferito. Il coltello a serramanico usato per l’omicidio è tipico delle guerre tra gang”.
Conoscendo l’arguzia del lettore abituale di questo blog non credo di aver bisogno di ripetere l’aggettivo che Repubblica riporta diverse volte — ben tre — e mai BBC News. Perché questa precisazione viene ritenuta necessaria? Qual é il ragionamento che viene fatto da Repubblica per concludere che questa informazione debba essere fornita al lettore? Perché il lettore italiano dovrebbe essere interessato a quest’ aspetto mentre quello britannico no? Inoltre, avendo letto entrambi gli articoli, ritenete che quello di BBC abbia omesso un dettaglio importante?
La seconda cosa che balza all’occhio é che Repubblica non si limita a riportare il fatto ma sensazionalizza con un titolo che coinvolge emotivamente: questo tono viene mantenuto per tutto il resto dell’articolo.
Certamente nel Regno Unito come in Italia ci sono decine di tabloid-spazzatura che riportano notizie in maniera prevenuta o manipolata, ma BBC News e Repubblica sono considerati nelle rispettive patrie come due grossi e rispettabili gruppi giornalistici — quindi stiamo paragonando il “top” del giornalismo delle rispettive nazioni e non, chessó, il Sun a Il Giornale. Come detto ad inizio articolo, ritengo che si tratti proprio del modo di fare giornalismo in Italia, a livello nazionale e culturale. Resta da domandarsi come si debbano prendere tutte quelle notizie che non vengono tradotte all’estero e non sono quindi paragonabili.
Ad ogni modo, concludo regalandovi una parentesi comica fresca di giornata, relativa alla “scoperta” che la torre del Big Ben é inclinata di 0.26 gradi ed — udite udite — ha delle crepe:
Stralci di diversi articoli di BBC NEWS: “Non c’é palazzo storico che non abbia crepe”. “Il palazzo rimane strutturalmente stabile”. “Nessun motivo di preoccupazione”. “Le crepe risalgono all’epoca della costruzione della torre stessa”. “Nessuna riparazione verrá effettuata prima del 2020”.
Titolo di Repubblica: “Big Ben: Pazza idea a Londra. Restauri troppo cari: vendiamolo ai russi”.
Titolo di Corriere: “L’edificio di Westminster rischia il crollo e ristrutturarlo costa un miliardo di sterline e i deputati pensano di cederlo”.
Benvenuti nel giornalismo in Italia.
Colgo l’occasione di questo intervento di Oby per togliermi qualche sassolino dalla scarpa nei confronti di una categoria verso cui provo poca stima in Italia.
Da tempo faccio una certa fatica a seguire un telegiornale italiano o leggere un articolo su un quotidiano senza notare il livello infimo del giornalismo italiano, sia che si tratti di un caso di cronaca che di un servizio di costume.
A prescindere dall’episodio riportato da Oby, ritengo che ciò che contraddistingue il giornalismo italiano rispetto a quello inglese/britannico è che in Italia, piuttosto che riportare semplicemente i fatti, si cerca di allungare il brodo, aggiungendo particolari, metafore e interpretazioni umorali come a voler dimostrare le proprie capacità retoriche, risultando spesso in un mare di banalità che invece di stimolare l’intelligente riflessione fanno interrogare sullo stato del giornalismo italiano.
Sempre sull’esempio portato da Oby, ho notato come in Italia si cerchi sempre il minimo pretesto per fare del sensazionalismo.
Esempio, servizi di cronaca nera in cui si dà risalto all’appartenenza etnica delle persone coinvolte, per poi bilanciare con casi strappalacrime dove l’extracomunitario di turno viene presentato come eroe o vittima, come a fare retorica antirazzista.
Oppure, una tendenza che recentemente mi ha disturbato molto, è quella di andare a ficcanasare in maniera morbosa sui profili Facebook di privati cittadini particolari che non hanno nessuna rilevanza specifica, ad esempio i gusti musicali(il che mi fa pensare agli autori del massacro di Columbine che ascoltavano Marilyn Manson).
D’altro canto, mentre i giornalisti non si fanno scrupolo di sputtanare dei poveri sfigati, diventano susseguiosi e garantisti quando si tratta di politici e potenti.
Per quanto riguarda il giornalismo britannico, a parte il ciarpame scandalistico di alcuni rotocalchi ben conosciuti, nella mia esperienza ne apprezzo lo stile sobrio e il livello di cattiveria delle domande, anche di fronte ai potenti, per cui generalmente tendo a considerarlo di livello decisamente superiore, fatte le dovute eccezioni: a me piace molto Report ad esempio, e un paio di giorni orsono mi è capitato di imbattermi in una puntata di La storia siamo noi incentrata sulla carriera politica di Margareth Tatcher, secondo me davvero ben fatta e interessante da non sfigurare forse nemmeno se fosse stata trasmessa dalla BBC(anche se a ripensarci può essere che abbiano preso degli spezzoni di interviste proprio dalla BBC).
come ti piace rigirare il coltello nella piaga! lo sappiamo benissimo che l’italia è una merda e lo sanno ancor di più noi fedelissimi misfits (o almeno spero) la prossima volta pubblica due foto fatte in giro per Londra così quando ripasserò sarà una lettura più rilassante.
ps I hate italy and italians as well!
Cheers
Conoscendo Repubblica, mi meraviglia che non abbia ripetuto ossessivamente la parola “paura”. Ormai sta diventando una specie di ibrido tra giornale autorevole e rivista scandalista.
Riguardo alle informazioni inutili, ricordo un articolo di qualche anno fa, riportante un caso di incuria di genitori nei confronti del loro neonato, incuria che lo aveva portato alla morte. L’autore dell’articolo in quell’occasione ci tenne tanto a dire che i due erano vegani.
Questa tendenza a coinvolgere emotivamente il lettore non è cosa da poco, penso che abbia avuto un peso notevole nell’atteggiamento tipico di questi anni, la tendenza a raccontare sempre meno i fatti, a fare sempre meno giornalismo d’inchiesta. A che serve raccontare i fatti, quando l’interesse principale è coinvolgere il lettore?
Quanto ha fatto comodo tutto ciò al berlusconismo!
se i giornali sono questi e le tv sappiamo quelle che sono non ci si può meravigliare di come vadano le cose in italia. la gente non è informata e gira a vuoto.
… per non parlare di tutti i “forse”,”sembra” e condizionali vari…
Oby: un’altra vittima del politically correct, anche quando si arriva a negare l’evidenza.
Repubblica e il corriere sono più vergognosi del giornale, essendo giornali “nazionali” non fanzine.
Il giornalismo italiano lo trovo scorretto malato e viscido, proprio non si salva nessuno.(Nemmeno il fatto che prende le sue cantonate tramite certi collaboratori)
ahahah che razzistoni!