Come giá avevo illustrato nella parte 1 del post “Festa a Sorpresa”, le proteste dei cittadini britannici contro la visita di stato di Papa Ratzi nel Regno Unito si stanno intensificando di giorno in giorno.
Il mese di settembre si avvicina sempre piú ed il popolo é spaccato tra chi si ritiene indifferente di fronte alla visita (nonostante pretenda che il papa paghi di tasca sua: ricordiamo che la cifra stimata per coprire i costi é di £15 milioni), tra chi del papa non vuole che arrivi oltremanica neanche un piccolo drappo porporato .. ed infine tra quei 4 milioni di cattolici che giustamente aspettano con ansia l’arrivo del capo della loro chiesa.
Proprio qua si trova il fulcro della discordia dal punto di vista governativo: se i romano-cattolici nel Regno Unito si trovano tra il 6% ed il 10% dei cittadini totali é giustificato per i contribuenti coprire di tasca propria i costi della visita? Sopratutto é giustificato quando la chiesa stessa stima che i partecipanti agli eventi saranno circa 400,000?
Per aggiungere carne al fuoco il presidente del National Secular Society ha inoltre fatto notare come quei £15 milioni siano stati furbamente dichiarati “escludendo spese per misure di sicurezza” -che spesso rappresentano la patate bollente delle visite di stato- ed urge ulteriori chiarimenti.
La notizia che fa sollevare un sopracciglio a chi scrive é peró un’altra: per smorzare i toni roventi e sperare di sgusciare via da ulteriori discussioni il Vaticano ha infine comunicato che coprirá di tasca propria £7 milioni. Caro Ratzi, perché soltanto ora? Saresti stato disposto a pagarli fin dall’inizio o ti sei deciso a farlo soltanto ora per evitare di trovare un’ orda di proteste al tuo arrivo?
A questi dubbi si aggiunge il clamore creatosi attorno all’intellettuale ateo Richard Dawkins che sostiene di avere le basi per chiedere l’arresto del papa al suo arrivo sul suolo britannico per crimini contro l’umanitá (la famosa “festa a sorpresa”).
Se a questo aggiungiamo ancora due dati, ossia che la scorsa visita papale del 1982 é costata £15 milioni e che secondo la Bank of England con il costo dell’inflazione lo stesso evento oggi costerebbe £42 milioni .. beh, a questo punto qualche bambino in Africa potrebbe domandarsi quanto sia alto il costo della fede.
ah, bene, a settembre quindi, quando ci sarò anch’io… sono proprio contenta!
OT: ho dovuto privatizzare il blog, ti ho mandato un invito
:grr
Io me lo domando da svariati anni che prezzo ha la fede! Inizio a credere che potrebbe essere quotata in borsa..
Che paghi ti tasca sua il vecchio!
Dato che sei di london, sai dov’è il pub di giovinazzo?Lì le vendono le nastro azzurros?
http://www.youtube.com/watch?v=6jtuoiYQ-Y0
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