Se ingenuamente credevate che le principali gioie del mio fiabesco flatshare potessero venire proposte soltanto dai miei coinquilini o dai relativi ospiti, ancora non avete fatto la conoscenza di una maestosa quanto fondamentale parte di questa granda famiglia: L’adorabile, onnipresente, bella, ma sopratutto competente Landlady.
Questa graziosissima creatura é un’autentica donna d’altri tempi, la creme della creme della piú alta borghesia inglese, un vero estratto degli antichi salotti aristocratici di fine 800, la perfetta incarnazione delle doti del romanticismo tanto decantate da Dante Alighieri.. insomma una vera dama di corte rinomata per il suo umile ma determinato supporto verso i problemi quotidiani di noi inquilini.
Celebre per aver reinventato il concetto di pulizia, di riscaldamento, di cura personale, ma soprattutto di arredamento, in onore delle sue altissime attenzioni verso un aspetto cosí fondamentale della suntuosa reggia della quale ci ha onorato l’occupazione il suo nome é stato immediatamente modificato da “Signora Demowbray” in “Signora Del Mobile”.. questo perché per non levarci il piacere di ammirare quotidianamente un antichissimo scaffale in arte povera (anzi poverissima, oserei dire miserabile) comprato di terza mano nel 1915 da una puttana slovacca amante dell’ammiraglio Nelson, la suprema ci ha gentilmente lasciato preda di un soggiorno semi-inagibile per settimane, roba che per andare dal divano al bagno bisognava partire cinque minuti prima per rischio di trovare traffico, che una camminata troppo pesante poteva causare un crollo clamoroso tipo Grandi Motte del Tignes, e in casa si poteva camminare soltanto per sensi unici alterni come in un romantico passo di montagna nel mezzo del quale una vacca grassa ha deciso di parcheggiare gli estremi.
Ma questa vispa magnate dell’edilizia low-cost é rinomata tra gli abitanti di codesto appartamento soprattutto per l’unicissima abilitá del fornire supporto morale nei momenti piú bui delle nostre esistenze: Pensate che dopo aver scoperto una copiosa perdita d’acqua proveniente dalla tubatura del bagno che, per una simpaticissima coincidenza, andava a riversarsi esattamente sopra il contatore dell’elettricitá, l’ho chiamata in stato di panico tumulante e palpitante per sentirmi rispondere cosa?
“Non ti preoccupare .. se non sbaglio il contatore dovrebbe essere isolato!”.
Ahhhh! Meno male! Grazie! Fiuu!! Che sollievo! Ora sí che camminare sulla moquette bagnata acquisterá improvvisamente un senso nuovo, ad ogni passo mi sento avvicinare sempre di piú al Nirvana.
Certo questo brivido rimarrá per sempre in secondo piano rispetto alla seduta quotidiana di aromaterapia che ci ha aspettato con cadenza giornaliera al ritorno dal lavoro (essendo i tubi portatori di prodotti inidentificati dalla comunitá scientifica ma dalla sospetta provenienza umana) mentre la divina cercava di trovare uno spazio per noi nella sua impegnatissima agenda. Se la prenda comoda sua regalitá!
Alle giá poderose palpitazioni da cardiopalma (nonché poderose cagate, e scusate il francese) si é poi venuta ad aggiungere la scoperta che qualcuno trent’anni fa ha pensato bene di installare la vasca da bagno su di un ripiano di legno (!) della consistenza delle banane mature ed il colore delle foglie in autunno, che il pavimento é oggi talmente deforme che fare una doccia ti regala la stessa emozione di un giro sul Tagadá, e in piú che nel bel mezzo di una normalissima doccia ti potresti anche ritrovare al piano di sotto con il culo nel lavandino della cucina mentre il tuo coinquilino lava i piatti.
Ma per fortuna la nobile eccelsa dopo aver finalmente trovato il tempo per effettuare un accuratissimo sopralluogo ci porta immediatamente conforto con una constatazione degna del premio Nobel per la scienza: “I tubi sono arrugginiti!”.
Ahhh! Ma pensa! Grazie! Qual buona novella codesta giovine venere dai candidi veli ci porta appresso! Ora sí che tutto é risolto e possiamo tornare alle nostre umili esistenze!
Si é in seguito appreso che per “arrugginiti” intendeva “irreparabili”, e per “irreparabili” “insostituibili”. Insostituibili, un po’ come lei per noi!
In sostanza non se ne fará nulla, giá é bello se ci rattopperá le perdite con del nobile nastro adesivo.
A volte non riesco a comprendere i miei coinquilini che fregiati di tanta ragione di vanto dal poter vivere in questa reggia si prendono l’ingratitudine di osare mettere in dubbio la serietá della nostra benefattrice, al punto da nomenclarla come menefreghista di quinta categoria nonché stronza da film oscar, proprio non capisco da dove queste accuse possano nascere!
Beh, ora scappo a farmi una doccia veloce prima che a qualcuno venga in mente di mettersi a lavare quella damigiana da grappa che gira per la cucina.
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Intervengo solo per sapere se avete letto questo articolo sul Corriere online:
http://www.corriere.it/cronache/09_giugno_29/ricerca_clementi_e10bae7e-646a-11de-91da-00144f02aabc.shtml
Triste, ma vero. Povera Italia!
Ha ha bellissima la scelta della foto. :pig Ma dove le trovi tutte queste immagini assurde?! :lol
Tutto il mondo è paese 😉 Chi ha vissuto come esterno nei poli universitari delle grandi città potrebbe raccontarne…… B)
hahaha io ho avuto l’onore di conoscerla (dalle scale) e ha davvero l’accento di una nobildonna dell’800 (anche un po’ l’aspetto, a dire il vero). Comunque concordo, il vostro appartamento sta lentamente andando allo sfacelo, sto pensando ai fogli di giornale che sono rimasti appiccicati al pavimento della cucina, che in un primo momento avevo pensato “guarda che pavimento alternativo” e poi mi sono accorta che il giornale non era una piastrella stampata 😀
ps, un minuto di silenzio per il tagadà….grazie per avermi riportato alla mente quella giostra meravigliosa!!!
Ti faccio il mio più sentito in bocca al lupo..
Ahah è vero.. la signora dei mobili. Che fuori! 😛
Basti pensare che per fare la lavatrice bisogna passare sotto il tavolo e che con la sedia che c’è in cucina se ci salti sopra puoi farti lo shampoo nel lavandino! Eheheh
La vostra casettina è indefinibile.